Femminicidio Martina Carbonaro. Il contrasto alla violenza maschile contro le donne deve essere una priorità per il nostro Paese.
29 Maggio 2025
“Il contrasto alla violenza maschile contro le donne deve essere una priorità per il nostro Paese. Servono azioni incisive che riguardino la condizione femminile, a partire dal lavoro: al Sud lavora meno di una donna su tre. La Campania è la regione europea con il tasso di occupazione femminile più basso.” Commenta Giovanna Martelli ,segretaria generale della Fondazione Rut.
Martina Carbonaro era una ragazzina, di soli 14 anni, che voleva lasciare un ragazzo. Ad ucciderla con una pietra è stato lui. Lui che non lo accettava.
“Questa non è una tragedia isolata, non è un fatto di cronaca raccapricciante.” Come denuncia la Fondazione Rut che è attiva sul territorio campano con le unità di strada, sottolineando che “è parte di uno schema che si ripete, ossessivo: ogni volta che una ragazza prova a scegliere per sé, a sottrarsi, a dire basta, affronta il rischio della violenza maschile, sfida vendetta, dominio, possesso, e si gioca la vita. E l’ambiente intorno non la avverte, non la protegge, anzi: talvolta la espone all’indifferenza, alle parole ciniche, alle domande meschine, a quel silenzio che normalizza la violenza degli uomini.”
“Come donne, come madri, come padri, come sorelle e fratelli, come cittadine – continua- non possiamo più tollerare di piangere le nostre ragazze e tutte le donne morte. Siamo esauste per il dolore e per avere ripetuto mille volte che l’amore non c’entra. Siamo furiose perché Martina non è vittima di un pazzo, che la ha uccisa in preda a un raptus, al contrario: è stata punita per aver agito da ragazza libera, per aver preteso di decidere da sola della sua vita, dei suoi sentimenti, del suo corpo.”
“È depositato in Parlamento – conclude il comunicato della Fondazione – un disegno di legge che, per la prima volta, scrive la parola “donna” nel Codice penale e riconosce il femminicidio come un reato a sé. È necessario per le norme di protezione e prevenzione che contiene ma anche perché le parole contano, soprattutto quando servono a nominare una realtà che ci riguarda tutte. Al Parlamento diciamo: fate presto. Alla scuola e a tutti gli educatori: cominciate dai maschi. A tutte e tutti noi: non lasciamo sola nessuna ragazza, mai più.”