Dialogo Multiculturale

Attività di Fondazione Rut in Colombia

La Colombia è stata teatro di un conflitto armato interno pluridecennale, causato principalmente da una strutturale pressione per l’accaparramento delle terre da parte di molteplici attori armati. Ciò ha avuto un impatto particolarmente duro sulle donne, le giovani generazioni e alcune zone del paese caratterizzate, oltre che da violenza e povertà, da un razzismo strutturale.

Le attività di Fondazione Rut in Colombia si focalizzano dunque su donne e giovani in regioni duramente colpite dal conflitto, in particolare la zona del Pacifico. I progetti portati avanti dalla Fondazione sono progetti di ricerca, ma anche di cooperazione internazionale.

"Processi di resistenza e pratiche non violente nel Pacifico colombiano"

Fondazione Rut pubblicherà nei prossimi mesi un’antologia sui processi di resistenza e le pratiche non violente nel Pacifico colombiano con contributi di accademici e accademiche colombiane, oltre che delle curatrici Francesca Casafina, storica e ricercatrice dell’Università degli Studi Roma Tre, e Laura Fano, antropologa e coordinatrice delle attività internazionali della Fondazione.

Pur avendo interessato l’intero paese, il conflitto ha manifestato, negli anni, modalità differenti a seconda delle regioni e delle zone coinvolte, così come nella configurazione dei soggetti interessati e delle risorse in gioco; tuttavia, ovunque la violenza ha prodotto geografie violentate dal punto di vista materiale, culturale, paesaggistico e spirituale.

Focus di questa pubblicazione è la macroregione del Pacifico, storicamente abitata da comunità indigene e soprattutto afro-discendenti, con impatti differenziati del conflitto e della violenza strutturale dovuti a condizioni di forte marginalità, povertà e razzismo; allo stesso tempo, le comunità che vivono nella regione del Pacifico (una regione altamente biodiversa e ricchissima di risorse naturali) ha dato luogo a pratiche di resistenza civile e di organizzazione di iniziative comunitarie per opporsi alla guerra e alla presenza degli attori armati nei territori.

La pubblicazione affronterà questi due aspetti (la violenza strutturale e i processi di organizzazione civile) da una prospettiva multidisciplinare, con un’attenzione particolare alle dinamiche intergenerazionali nella trasmissione di tali pratiche di resistenza, nonché sulla violenza di genere e sul ruolo svolto dai collettivi formati da donne. Accanto alle comunità interessate, protagonista sarà anche la natura come soggetto di diritti, e l’analisi di come la perdita e i danni al territorio abbiano avuto conseguenze sulle identità etniche e spirituali dei popoli originari della regione.

Infine, la resistenza messa in atto dalla popolazione afro-discendente e indigena si è anche tradotta in forti mobilitazioni di massa come il Paro Civico del 2017 a Buenaventura (il principale porto colombiano), che ha dato vita a pratiche politiche “in difesa della vita”. Al caso di Buenaventura sarà dedicata una sezione dell’antologia.

I contributi di accademiche e accademici colombiani raccolti in questo volume contribuiranno ad apportare una visione “altra” e situata della lotta, attenta ai contesti storici e alle dinamiche sociali, attraverso una analisi dei processi di resistenza e della memoria come pratica trasformatrice in contesti di violenza e militarizzazione. 

Progetto "Voci di emancipazione per il diritto a una vita libera da violenze"

Località: Soacha

Il progetto “Voci di emancipazione per il diritto a una vita libera da violenze”, gestito dalla casa delle donne Casa Ernestina Parra e dall’ONG colombiana Centrap, e promosso da Fondazione Rut, mira a rafforzare il processo avviato negli anni 2019 e 2020 nel comune di Soacha – Cundinamarca, per rendere visibile e consolidare uno spazio sicuro in cui le donne del comune possano accedere a servizi con una prospettiva di genere. La municipalità di Soacha è caratterizzata da informalità, criminalità diffusa e forte presenza di ex attori armati e nuovi gruppi legati al narcotraffico. La violenza di genere dovuta a questa situazione colpisce circa il 90% delle donne della zona.

Attraverso attività di formazione, advocacy, mobilitazioni culturali, azioni comunicative, supporto psicologico e legale, il progetto favorisce lo sviluppo di processi di empowerment sociale e politico a livello individuale e collettivo, offrendo alle donne alternative per trasformare la loro realtà di violenza.

Il processo è portato avanti grazie alla leadership delle donne della Casa Ernestina Parra, al supporto programmatico e alle azioni congiunte con Centrap, per rafforzare sia lo spazio fisico della Casa, sia il suo posizionamento politico come punto di riferimento nella difesa dei diritti delle donne nella municipalità. Le donne alla guida della Casa hanno identificato inoltre la necessità di rafforzare la strategia di comunicazione e promuovere la Rete di Donne Libere da Violenze nella comunità. Per il processo di sviluppo e sostenibilità della Casa Ernestina Parra è dunque fondamentale creare alleanze strategiche al fine di rafforzare il lavoro organizzativo e ampliare il proprio operato. In quest’ottica, il progetto ha stabilito un’alleanza con Fondazione Rut, in cui la fondazione è promotrice dello sviluppo del progetto attraverso il finanziamento, il coordinamento e il monitoraggio dello stesso; allo stesso tempo, la sede della Casa Ernestina Parra rappresenta lo spazio operativo di Fondazione Rut in Colombia.

Obiettivo generale del progetto

Potenziare i processi di empowerment individuale e collettivo delle donne di Soacha, attraverso azioni di formazione, advocacy, comunicazione e riconoscimento delle donne leader, per l’esercizio dei loro diritti umani e in particolare del diritto a una vita dignitosa e libera da violenze estendendo il suo operato anche a gruppi di giovani donne. Il progetto promuove inoltre politiche pubbliche che contribuiscano a trasformare le dinamiche di potere e le relazioni di genere diseguali.
Il progetto contribuisce all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite: “Raggiungere la parità di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze”, in particolare alla meta 5.2 “Eliminare tutte le forme di violenza contro tutte le donne e le ragazze nei settori pubblico e privato, inclusi la tratta e lo sfruttamento sessuale e altri tipi di sfruttamento.”

Progetto "Caminando la palabra y la memoria de las víctimas de la violencia policial del paro nacional, 2021"

Località: Cali

Fondazione Rut finanzia inoltre un progetto gestito dal maggior centro di ricerca colombiano per la difesa dei diritti umani – CINEP – nella città di Cali, teatro di una protesta massiva contro le politiche governative nel 2021 e di una durissima repressione da parte delle forze di sicurezza statali. Anche questo progetto ha una forte componente di genere, in quanto le beneficiarie finali sono le integranti di un’associazione di donne.

Il progetto mira al consolidamento dell’associazione MEVICO, associazione formata principalmente da donne madri o familiari di persone assassinate o ferite durante la protesta sociale del 2021, e da giovani sopravvissuti a tale violenza. CINEP si propone di fornire supporto nella ricerca di giustizia, attraverso azioni di creazione di memoria, denuncia pubblica e protezione delle leader sociali di MEVICO. Inoltre mira a identificare strumenti di auto-protezione e auto-cura fisica e psico-sociale necessari alla sostenibilità e al rafforzamento del lavoro del gruppo.

Il progetto ha diverse componenti, tra cui:

Riconoscimento: l’esperienza di MEVICO sarà valorizzata in maniera rispettosa e come esempio, attraverso un momento di scambio riflessivo sulle strategie in cui le due organizzazioni – CINEP e MEVICO – hanno portato avanti iniziative di memoria e di difesa dei diritti delle vittime, attraverso una metodologia orizzontale.

Memoria delle vittime e lotta per la giustizia: si svolgeranno una serie di incontri per recuperare la memoria delle vittime, non solo in relazione ai fatti avvenuti durante la protesta, ma anche in riferimento alle vittimizzazioni avvenute durante il processo di denuncia, resistenza e accompagnamento realizzato da MEVICO negli ultimi tre anni. L’obiettivo consiste nel generare una pressione politica affinché la magistratura e le istituzioni garantiscano i loro diritti. Come parte di questa componente, è previsto anche lo scambio con altre organizzazioni di diverse zone geografiche della Colombia che portano avanti lotte simili per la richiesta di giustizia e la creazione di una memoria condivisa.

Protezione integrale: in Colombia, il lavoro di difesa dei diritti umani e l’assunzione del ruolo di leadership nelle organizzazioni sociali arreca rischi per la vita, la libertà e l’integrità fisica. Inoltre, genera enormi carichi emotivi e aggrava la situazione delle vittime, in uno scenario di impunità generalizzata. L’auto-protezione e l’auto-cura sono dunque degli strumenti fondamentali nella sostenibilità e sviluppo delle organizzazioni della società civile. In particolare, nelle organizzazioni di vittime, le leader spesso portano avanti anche le denunce di altre donne in cerca di aiuto. Ciò aggiunge un ulteriore carico poiché esse, oltre che vittime, devono trasformarsi in un supporto pratico ed emotivo per altre integranti dell’organizzazione. Si svolgeranno dunque incontri collettivi su protezione fisica e psicosociale, con la partecipazione di consulenti esperti in questo settore. In alcuni casi sarà necessario inoltre un supporto individuale e privato.

I risultati del progetto saranno raccolti in una pubblicazione finale che possa fornire anche uno strumento di denuncia pubblica. I risultati confluiranno anche in materiali di comunicazione che raccolgano le riflessioni scaturite e condivise e che possano servire al gruppo per continuare il proprio lavoro nella maniera più efficace possibile.

In relazione alla componente di auto-protezione, invece, i documenti che saranno prodotti al termine del progetto saranno utilizzati in forma privata ad uso esclusivo del gruppo.

Piattaforma Digitale dei Diritti Umani e della Comunicazione.

Fondazione Rut in collaborazione con IZI Lab ha in corso di realizzazione la prima piattaforma digitale per
i Diritti Umani e la Comunicazione
una rete globale di persone e associazioni – ma anche i luoghi fisici e
digitali a cui esse sono collegate – che intendono collaborare al fine di conferire visibilità a casi e contesti locali collegati a violazioni di diritti umani contro individui e comunità, oltre che a buone pratiche di difesa dei diritti umani diffuse a livello globale.

Fondazione Rut per la realizzazione della Piattaforma Digitale per i Diritti Umani adotta la metodologia Foresight Strategico per la definizione delle funzioni che interverranno, intorno al tema dell’esilio, ad una
riconfingurazione del concetto di diritti umani già ampliati e ridefiniti con l’Agenda 2030 ONU.

In particolare mediante lo strumento del Foresight Strategico si propone un approccio quantitativo, statistico e qualitativo anche mediante una classifica dei paesi a maggior rischio per la violazione dei
diritti umani.

Collaborazione con l'"Università degli Studi Roma Tre".

Nell’ambito della convenzione con l’Università Roma Tre, la Fondazione Rut ha attivato due assegni di ricerca di durata triennale per la realizzazione di studi nelle aree:
  • Sud America: ricerca multidisciplinare sulle dinamiche sociali, politiche ed economiche sulle cause strutturali del conflitto armato e della violenza in Colombia in relazione al Sistema Integral de Verdad, Justicia, Reparación y No Repetición (SIVJRNR);
  • Africa Sub Sahariana: ricerca antropologica sulle dinamiche socio-culturali che definiscono le risposte istituzionali ed umanitarie alle violenze di genere in Africa occidentale francofona al fine di costruire un archivio di memorie e testimonianze anche in relazione ai movimenti migratori.

Adesione AOI.

Fondazione Rut è socia di AOI la maggiore rete italiana delle Organizzazioni non Governative che operano nel campo della cooperazione allo sviluppo. Nell’ambito della collaborazione con AOI, Fondazione Rut è stata promotrice della campagna StopTheWarNow a difesa della Pace in Ucraina.
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